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Autore
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Giacomo Fantacci, relatori: Prof.ssa Arch. F. Bazzocchi, Prof. Ing. V. di Naso, Prof. Ing. M. P. Lauriola
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Università
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Università degli Studi di Firenze
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Nella presente tesi viene elaborata la progettazione architettonica e strutturale di una nuova sede atta ad ospitare i laboratori del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICEA) dell’Università degli Studi di Firenze, presso l’area del Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino. Nell’ottica di dover impostare una progettazione per assolvere alle funzioni specialistiche richieste, in assenza di una manualistica di riferimento, si è analizzato lo stato attuale dei laboratori nella sede di Santa Marta attraverso rilievi ed interviste ai responsabili tecnici e scientifici. Questo ha consentito di avere un quadro esigenziale completo, che è stato condensato attraverso l’analisi e l’elaborazione delle unità ambientali per ogni singolo laboratorio.
Si è passati quindi alla vera e propria progettazione architettonica, che ha previsto la scomposizione in tre blocchi distinti (A, B e C) degli spazi, scelta dettata nel rispetto dei vincoli previsti dal Piano Particolareggiato, senza però rinunciare alle esigenze di prossimità e compatibilità ambientale richieste dai vari laboratori. La progettazione dei blocchi A e C è stata effettuata a livello di progetto definitivo, mentre per quanto riguarda il blocco B il livello del progetto si è spinto fino a quello esecutivo sia da un punto di vista architettonico che strutturale.
Le soluzioni tecnologiche adottate, oltre a adempiere ai requisiti prestazionali richiesti, sono state pensate anche in ottica di un’edilizia sostenibile, utilizzando materiali come legno, vetro e alluminio; questi materiali (oltre ad avere vantaggi in termini di impatto ambientale-riciclo), ben si prestano anche al tipo di soluzione a secco, andando a favorire ulteriormente il tema della sostenibilità. Su tutti, è stato privilegiato l’utilizzo del legno sia come materiale strutturale, impiegandolo nella copertura e nella facciata continua del blocco B (oltre che per i solai e per i tamponamenti esterni di tutti i blocchi), sia come materiale di finitura, impiegandolo nelle facciate a schermo avanzato che caratterizzano l’intero progetto.
La tesi prosegue con lo studio e la progettazione strutturale della copertura ad arco in legno lamellare che va a coprire in un’unica campata una grande luce (47m) per far fronte alle esigenze del blocco B, dettate dalla necessità di avere una grande vasca per effettuare le simulazioni di ingegneria marittima. Questo studio è stato condotto implementando modelli agli elementi finiti e tenendo in conto di tutte le peculiarità caratteristiche del materiale legno, ponendo particolare attenzione ai suoi comportamenti igroscopici e viscosi e alla deformabilità delle unioni meccaniche.