La strutture sono di natura tridimensionale. Poiché in passato non era possibile eseguire calcoli su modelli tridimensionali, le strutture sono state semplificate e suddivise in sottosistemi piani. Con l'aumento delle prestazioni dei computer e dei relativi software di oggi, spesso possiamo abbandonare semplificazioni simili. Le tendenze digitali, come Building Information Modeling (BIM) o le nuove opzioni per la creazione di modelli visualizzati realisticamente, rinforzano questa tendenza. Ma è davvero un vantaggio utilizzare i modelli 3D o seguiamo solo una tendenza? Forniamo i seguenti argomenti per lavorare con modelli 3D.
Le normative esistenti non hanno ancora specificato alcuna regola per la distribuzione dei carichi da neve per impianti solari termici e fotovoltaici sopraelevati sulle coperture. L'unica indicazione era che la distribuzione del carico doveva essere valutata da un ingegnere strutturale. Solo con l'Appendice nazionale DIN EN 1991-1-3/NA: 2019-04-2019, sono state prese regole specifiche per questo.
A partire dalla versione del programma X.11, le opzioni di filtro di piccole azioni assiali di compressione o momenti per l'analisi di stabilità in RF-/STEEL EC3 sono state riviste. La revisione di queste opzioni di filtro nella scheda "Stabilità" della finestra di dialogo "Dettagli" consente di lavorare nel modulo in modo trasparente, poiché ora sono indipendenti dal progetto.
Nel caso di distanze molto piccole tra le isolinee, le etichette spesso si sovrappongono, il che rende difficile la documentazione dei risultati. Unter den Anzeigeeigenschaften von RFEM kann seit der Version 5.06 eine versetzte Anordnung der Isolinienbeschriftung ausgewählt werden. Mit Hilfe dieser versetzten Anordnung kann in den meisten Fällen eine Überlappung der Ergebniswerte vermieden werden.
Le nuove opzioni per la visualizzazione grafica delle armature che sono state implementate in RF-CONCRETE Members e CONCRETE sono ora disponibili anche in RF-/CONCRETE Columns.
RF-/STEEL EC3 e RF-/TIMBER Pro non solo eseguono le verifiche di resistenza e di stabilità, ma consentono anche di eseguire le verifiche allo stato limite di esercizio. Per questo, è possibile correlare la deformazione al sistema iniziale non deformato o alle estremità delle aste spostate.