RSBUCK utilizza una rappresentazione momentanea della distribuzione della forza assiale nel rispettivo stato di carico. Le forze assiali vengono aumentate in modo iterativo fino a quando non si verifica il caso di carico critico. Nell'analisi numerica, il carico di stabilità è indicato dal fatto che il determinante della matrice di rigidezza diventa zero.
Se il coefficiente di lunghezza efficace è noto, il carico di instabilità e la modalità di instabilità sono determinati in base a questo. Per il carico di instabilità più basso, vengono determinate tutte le lunghezze efficaci e i coefficienti di lunghezza efficace.
Esempio: una colonna incernierata con una lunghezza di 20 m, sezione trasversale HE‑B 500, carico proprio
Per la prima modalità di instabilità, si ottiene il coefficiente di lunghezza efficace dikcr,y = 2,92 per l'instabilità attorno all'asse maggiore. Per l'instabilità attorno all'asse minore con un carico di stabilità di 651,3 kN, si ottiene un coefficiente di lunghezza efficace di 1,00.
Se si imposta l'espressione per determinare il carico diinstabilità Ncr = π² * E * I/L cr ² a L cresi applicano Ncr =651.3 kN e Iy = 107.200 cm 4 , si ottiene Lcr,y di 58,4 m , che risulta nel coefficiente di lunghezza efficacekcr,y di 2,92.
In RSBUCK, ci sono due coefficienti di lunghezza efficace determinati per ogni modalità di instabilità e carico di instabilità.
Al fine di ottenere il coefficiente di lunghezza efficace corretto per l'inflessione perpendicolare all'asse y (instabilità attorno all'asse maggiore), è necessario calcolare diversi modi di instabilità (forme modali). Il valore corretto è visualizzato nella finestra 2.1. Nell'esempio, è la terza modalità di stabilità con un carico di stabilità di 5.485,5 kN. Per questo carico, le lunghezze efficaci e i coefficienti di lunghezza efficace sono determinati come segue: kcr,y = 1.0 e kcr,z = 0,345.
Nel caso di una sezione trasversale quadratica, risultano due lunghezze efficaci uguali poiché le rigidezze in entrambe le direzioni sono le stesse.
