Autore
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Ing. Niccolò Battagli, Prof. Ing. Marco Pio Lauriola, Prof. Ing. Gianni Bartoli
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Dopo una prima fase in cui è stato introdotto il materiale X-Lam dal punto di vista teorico, e le connessioni meccaniche ivi utilizzate, sono stati realizzati, attraverso il software su scritto, tre modelli successivi, dal più “rigido”, ossia senza considerare l’effetto delle unioni meccaniche presenti nella palazzina residenziale oggetto di studio, al più “deformabile”, ottenuto mediante il “Metodo delle rigidezze equivalenti”, passando dal modello più “realistico”, nel quale sono state modellate tutte le unioni meccaniche presenti, al fine di valutare le loro risposte dinamiche, in termini di periodi propri dei principali modi di vibrare, di spostamenti generalizzati d’interpiano dovuti alla combinazione sismica “SLD” e di taglio sismico alla base dovuto alla combinazione sismica “SLV” di una parete campionata rappresentativa di tutte le pareti presenti, in seguito al sisma di progetto, seguendo le NTC2018, proprio del sito in cui è stata realizzata la palazzina oggetto di studio.
Per fare ciò, è stata eseguita un’analisi lineare dinamica, con spettro di risposta, ed il materiale X-Lam è stato modellato con le sue effettive rigidezze, nei primi due modelli realizzati, ed attraverso delle rigidezze equivalenti, nell’ultimo modello realizzato, però considerando in tutti i modelli il suo reale comportamento ortotropo.
Dai risultati riscontrati nel seguente lavoro di Tesi, risulta possibile affermare che la modellazione di una struttura realizzata con pannelli portanti X-Lam non possa prescindere dalla corretta modellazione delle sue unioni meccaniche che, con la loro deformabilità, risultino influire sensibilmente sulla deformabilità della struttura stessa e sui parametri dinamici dell’intero edificio, ciononostante utilizzando il metodo più speditivo, quale “Metodo delle rigidezze equivalenti”, risulti possibile modellare la struttura più velocemente, ottenendo dei risultati non troppo distanti da quelli ottenuti con il metodo più realistico, ossia modellando localmente tutte le unioni meccaniche presenti nella struttura, però ricordando che i risultati così ottenuti risultino essere a sfavore di sicurezza dei confronti dello “Stato Limite di Salvaguardia della vita”.